Concerto al Teatro Ristori di Verona organizzato dalla Società Amici della Musica.
programma
R. Schumann (1810-1856)
Kreisleriana, Otto fantasie per pianoforte, op. 16
F. Liszt (1811-1866)
Morte di Isotta dal Tristano e Isotta, S 447
F. J. Haydn (1732-1809)
Sonata n. 48 in do maggiore per pianoforte, op. 70, Hob:XVI:48
S. Prokofiev (1891-1953)
Sonata per pianoforte n. 6 in la maggiore, op. 82
ALEXANDER GADJIEV, pianoforte
Seguendo gli insegnamenti del padre, noto didatta russo, Alexander si esibisce per la prima volta con orchestra a 9 anni e tiene il primo recital solistico a 10. Si diploma a 17 anni con il massimo dei voti, la lode e menzione speciale. Questo gli consente di partecipare al Premio Venezia - concorso riservato ai migliori diplomati d’Italia – e di vincerne la XXX edizione. I numerosi concerti del Premio Venezia gli consentono di esibirsi in tutta Italia e all’estero (Londra, Parigi, Madrid, Dublino). Poi, nel dicembre 2015, la svolta internazionale. Al 9° Concorso Pianistico Internazionale di Hamamatsu – uno dei dieci concorsi pianistici più prestigiosi al mondo – la giuria composta, tra gli altri, da Martha Argerich, Akiko Ebi, Sergey Babayan, lo decreta vincitore assoluto. Le sue esecuzioni incantano Hamamatsu: vince anche il premio del pubblico. Ha inciso per Suonare News, per Acousence Records e per ALM Records Japan, mentre i suoi concerti sono stati trasmessi da Rai Radio3, Rai3, Radio Vaticana, Radio Classica, ORF, RTV Slovenija,RadioKoper. Attualmente si sta perfezionando con il Maestro Pavel Gililov presso il Mozarteum di Salisburgo e partecipa a masterclass prestigiose quali la “Eppan Piano Academy” e la “Verbier Piano Academy”, entrambe riservate ad un ridottissimo numero di pianisti selezionati da tutto il mondo. Dicono di lui: “Alexander Gadjiev è a mio parere una delle più forti personalità del nuovo pianismo europeo. Conosce perfettamente i rapporti timbrico-dinamici, la sottigliezza e la pienezza strumentale, il controllo e l’ardore. Nella spettacolare Settima Sonata di Prokofiev, Gadjiev si impone per la travolgente energia ritmica evocando l’epopea del pianismo sovietico. Nella Quarta Ballata conosce anche i sortilegi della “mezza voce”, scopre le profezie culturali dell’ultimo Chopin, fino al suono impressionista, e persino al Ravel di impronta sinfonica in un vertiginoso percorso ascensionale.” Mario Messinis, critico musicale, in occasione della vincita del XXX Premio Venezia. “Alexander ha la rara abilità di ipnotizzare il pubblico con la sua capacità narrativa. La sua interpretazione della Ciaccona di Bach-Busoni è stata uno degli momenti culminanti dell'intera competizione. Mi ha davvero ipnotizzato. Gadjiev ha vera eleganza e passione”. Sergey Babayan, pianista di fama mondiale, in occasione della vincita del 9° Concorso Pianistico Internazionale Hamamatsu.
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