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È CHE A VOLTE HO PAURA DI DIMENTICARE...

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Minirassegna cinematografica per il Giorno della Memoria

Il Comune di Riva del Garda celebra il Giorno della Memoria con la minirassegna cinematografica «È che a volte ho paura di dimenticare...», la cui proposta centrale è, venerdì 27 gennaio, «Shoah» (1985), il monumentale documentario (la durata supera le nove ore, la realizzazione ha richiesto più di 10 anni) realizzato da Claude Lanzmann sullo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti durante la seconda guerra mondiale, la cui proiezione si svolge dalle 9 alle 19.30, con sospensioni alle 11 (per un momento di saluto delle autorità cittadine e della comunità ebraica) e alle 15 (per una conversazione sul tema della Shoah). Oltre a «Shoah» sono in programma mercoledì 25 gennaio il documentario «Notte e nebbia» (1956) di Alain Resnais (alle ore 17, durata 30 minuti) e il film «Ogni cosa è illuminata» (2005) di Liev Schreiber (alle 21, durata un`ora e 26 minuti). La selezione delle pellicole è stata affidata a Ludovico Maillet, direttore artistico della sezione cinema del centro culturale La Firma, che introdurrà le proiezioni e condurrà il momento di dibattito. Tutte le proiezioni si tengono nella sala riunioni della biblioteca civica con ingresso libero.

Shoah
di Claude Lanzmann. Con Simon Srebnik, Michael Podchlebnik, Motke Zaidl, Hanna Zaidl, Jan Piwonski. Genere documentario, durata 544 minuti. Francia 1985.
Claude Lanzmann ha lavorato a tempo pieno per undici anni per realizzare “Shoah”. Il risultato è un film-fiume di oltre nove ore di durata. La pellicola è girata in Polonia nei luoghi dove fu realizzato il genocidio nazista all`interno dei campi di sterminio. Claude Lanzmann intervista sopravvissuti (compresi i membri del Sonderkommando), ex SS e gente del luogo. Il risultato è un`opera di grande importanza storica e di enorme impatto emotivo. Sin dalla sua uscita nelle sale, nel 1985, “Shoah” viene considerato un`opera fondamentale, sia dal punto di vista storico che cinematografico. Il film ha avuto ripercussioni che non accennano a decrescere: è stato oggetto di migliaia di recensioni, studi, libri e seminari nelle università di tutto il mondo. La pellicola ha ottenuto le più alte onorificenze ed è stata premiata a numerosi festival.
Notte e nebbia
di Alain Resnais. Genere documentario, durata 30 muniti. Francia, 1956.
Notte e nebbia è un documentario cinematografico di carattere storico sull`Olocausto realizzato su un progetto dello storico Henri Michel e con il patrocinio del Comité d`histoire de la seconde guerre mondiale in occasione del decimo anniversario della Shoah, il genocidio del popolo ebraico. Il testo del documentario, scritto da Jean Cayrol, è letto da Michel Bouquet. Il titolo ricalca la frase di lingua tedesca “Nacht und Nebel” che caratterizzò l`operazione di annientamento degli oppositori del regime nazista con l`internamento in campi di concentramento e l`eliminazione fisica nelle camere a gas. “Notte e nebbia” presenta riferimenti storici a tre date importanti: 1933 (avvento del nazismo), 1942 (inizio del sistematico genocidio ebraico) e 1945 (chiusura dei lager con la fine del conflitto mondiale). Il film mostra materiale d`archivio incentrato sulle atrocità compiute dai nazisti, sulla vita nei lager e sugli internati, vittime principali delle stragi concentrazionarie.
Ogni cosa è illuminata
di Liev Schreiber. Con Elijah Wood, Boris Leskin, Eugene Hutz, Laryssa Lauret, Jonathan Safran. Genere avventura, durata un`ora e 26 minuti). Usa 2005.
Si tratta della trasposizione cinematografica dell`omonimo libro autobiografico di Jonathan Safran Foer, in cui racconta il suo viaggio (sia fisico, sia spirituale) sulle orme del nonno, costretto ad emigrare dalla natia Ucraina negli Stati Uniti. La ricerca di Jonathan Safran Foer si trasformerà poco a poco in una ricerca intima di tutti e tre: il primo alla ricerca delle origini della famiglia, il nonno alla ricerca del suo passato e il nipote alla ricerca delle proprie origini ucraine. Conclusa la sua ricerca, il giovane ritorna negli Stati Uniti con il suo bagaglio di nuove esperienze e con il dono dell`anziana donna di Trochenbrod: una scatola di ricordi chiamata Nel caso. L`ultima scena vede Jonathan spargere della terra, presa dal villaggio Trachimbrod, sulla tomba del nonno mentre, in Ucraina, Alex compie lo stesso gesto sulla tomba di suo nonno.



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