Giuseppe Rivadossi presenta, con più di 50 opere tra sculture e disegni, una mostra antologica del suo lavoro personale.
BRESCIA. Sono raccontate alcune fasi fondamentali del percorso di Giuseppe fino ad introdurre il visitatore alla più recente ed inedita produzione: “L’arte per me non è il frutto di ricerche, ironie o provocazioni come oggi in gran parte avviene, ma è un canto alla vita e all’amore, è un riconoscere l’esistere nella sua umanità e nel suo infinito mistero. L’uomo e la vita sono prima di tutto un fatto di affetti e di amore e di conseguenza l’opera dell’uomo non può che esprimere e cantare queste categorie fondamentali dell’essere. Il linguaggio dell’arte è un canto, un canto che parte dal cuore per arrivare al cuore, ed i segni e le immagini di questo canto per essere bene sentite e comprese, devono avere una loro freschezza e capacità di comunicazione. Comunque la freschezza e l’attualità del linguaggio devono essere capaci di coinvolgerci nella relazione con la vita, per risvegliarci alla bellezza e all’umanità del quotidiano. Nel corpo del creato come nel corpo della persona, ci sono, per chi sa vedere, tutta la bellezza, l’umanità e l’infinito mistero della vita. Nelle mie immagini non ci sono teatrali gesticolazioni ma una umana visione dell’interiorità della persona.”
