Oltre 180 dipinti dalle tavole in oro trecentesche alle grandi tele dei Maestri del Settecento veneziano. Si tratta di un nucleo di quadri rappresentativi della pittura veneta e veneziana dal XIV al XIX secolo.
La collezione Sorlini è votata al Settecento veneziano. Ai nomi di Tiepolo, Ricci, Guardi, Canaletto, Rosalba Carriera si affiancano quelli di pittori non così noti, ma fondamentali per lo sviluppo delle arti figurative della Serenissima: Pittoni, Diziani, Molinari, Bellucci, Fontebasso. Impreziosiscono questa straordinaria pinacoteca privata, ora aperta al pubblico, anche opere di Giovanni Bellini, Bramantino, Savoldo, Padovanino, Celesti, Giuseppe Bernardino Bison, Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto, Palma il Vecchio.
Sede del museo è un tipico ed articolato palazzo bresciano seicentesco, un tempo residenza di Luciano Sorlini ed ora sede della Fondazione che ne porta il nome.
Le opere sono esposte per gruppi tematici ospitati in 14 ambienti, nell’intento non solo di poter presentare al pubblico i dipinti, ma anche di poter raccontare l’evoluzione della collezione e le mutazioni del gusto di Luciano Sorlini. L’allestimento è di Stefano Lusardi, Conservatore del Museo.