Mostra
“Nelle opere di Ray Smith la torsione dei corpi, degli oggetti e dello spazio stesso è sempre implicita, a volte parossistica. Si tratta di un movimento circolare, di avvitamento; un gorgo in cui tutto rischia di affondare. Ma paradossalmente non si tende alla sparizione definitiva, quanto invece al rimescolamento dei connotati. La persistenza dell'essere e dell'umano è fortemente evocata, la sua sparizione scongiurata quasi scaramanticamente.” S. Castelli
Lo Studio d’Arte Raffaelli è lieto di presentare, per la prima volta in galleria, una personale di Ray Smith, “Toss and Tumble”, che inaugurerà giovedì 15 dicembre 2016 in presenza dell’artista. Il fil-rouge che lega il corpus di opere in mostra – una ventina di lavori recenti – fissa le impressioni suggerite dalle pose sinuose del corpo femminile sdraiato, a partire dalla tradizione iconografica a cui ha dato inizio la “Venere di Urbino” di Tiziano, poi rivisitata lungo il corso dei secoli XVIII e XIX da maestri come Goya, Ingres e Manet. Ray Smith costruisce suggestivi sipari voyeuristici in chiave contemporanea, cogliendo delicatamente la donna-chimera negli attimi più intensi della sua intimità e assecondandone ogni dondolio e scuotimento. Ciò che emerge è una resa del movimento che sembra oltrepassare la tela e raggiungere la realtà, anche se la dimensione temporale dell’opera viene cristallizzata dall’aggiunta di fiori, nuvole e piccoli animali.
“Toss and Tumble” inaugurerà presso lo Studio d’Arte Raffaelli di Trento giovedì 15 dicembre 2016 alle ore 18.30 e sarà allestita fino al 31 marzo 2017. Accompagna l’esposizione un catalogo con testo di Stefano Castelli.
Ray Smith è nato a Brownsville – Texas nel 1959. Ha cominciato la sua attività espositiva negli anni Ottanta, distinguendosi per le ispirazioni mutuate dal Surrealismo e dal Muralismo messicano. Attualmente vive e lavora tra Brooklyn (NY) e Cuernevaca, in Messico.
Presso la Sala Bacco dello Studio d’Arte Raffaelli inaugurerà contestualmente una personale dell’artista Joe Grillo, “Acid American”, a cura di Cellar Contemporary, nuovo progetto espositivo di Davide Raffaelli in collaborazione con Camilla Nacci. Saranno in mostra una selezione di collage e opere su carta, arricchita da un sorprendente allestimento site-specific.
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