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Stagione di OPERA e BALLETTO al Grande

Stagione di OPERA e BALLETTO al Grande

Stagione Opera e Balletto 2018 La Fondazione del Teatro Grande di Brescia presenta la Stagione Opera e Balletto 2018. Sei i titoli d’opera in programma, di cui cinque coprodotti nell’ambito del Circuito OperaLombardia.

Tosca, sarà il capolavoro pucciniano che inaugurerà la Stagione; a seguire Falstaff di Giuseppe Verdi, Rinaldo del compositore Georg Friedrich Händel, Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e La Voix humaine di Francis Poulenc. La Stagione si impreziosisce inoltre di un titolo inedito, uno speciale progetto dedicato a uno dei più significativi compositori contemporanei: Viaggio musicale all’inferno del Maestro bresciano Giancarlo Facchinetti. Il cartellone si completa infine con il titolo di balletto che quest’anno sarà Cenerentola di Sergej Prokof'ev, danzato dalla Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. Tradizione e contemporaneità, quindi, sono i tratti salienti che ancora una volta contraddistinguono le proposte d’opera del Teatro Grande. Legati al repertorio classico sono infatti Tosca, Falstaff e Cavalleria Rusticana, tra i titoli più noti del melodramma italiano. In Stagione anche Rinaldo – composta all’inizio del Settecento da Georg Friedrich Händel – che racchiude alcune delle più belle “arie” storicamente mai scritte. Espressione del registro novecentesco e contemporaneo saranno invece La Voix humaine di Francis Poulenc – di cui ricorrono i 60 anni dalla composizione – e l’opera inedita di Giancarlo Facchinetti Viaggio musicale all’inferno. Entrando nel dettaglio dei singoli titoli, la Stagione Opera e Balletto 2018 si aprirà con uno tra i titoli più popolari della produzione pucciniana, Tosca che torna al Teatro Grande dopo sei anni di assenza nei giorni 28 settembre (ore 20.30) e 30 settembre (ore 15.30). Interamente allestita a Brescia, Tosca è una nuova produzione che vede la regia di Andrea Cigni, attivo nella regia d’opera con diverse produzioni all’estero e in Italia, anche nell’ambito del Circuito Opera Lombardia. Nel cast di regia anche Dario Gessati per le scene, Lorenzo Cutuli per i costumi e Fiammetta Baldiserri per le luci. La direzione d’orchestra è affidata al talento di Valerio Galli che ha fatto il suo debutto nella direzione d’opera proprio con il titolo pucciniano nel 2007 al 53° Puccini Festival, vincendo poi il premio “Maschera d'oro” come giovane direttore emergente. Ha diretto nei più importanti Teatri lirici internazionali e nella Stagione 2017 si è esibito al Teatro Grande nella serata di Gala dedicata al soprano Daniela Dessì. Il cast vede alternarsi nel ruolo di Floria Tosca Virginia Tola e Charlotte-Anne Shipley, Mario Cavaradossi sarà interpretato da Luciano Ganci e Mikheil Sheshaberidze, Scarpia da Angelo Veccia e Devid Cecconi, Cesare Angelotti da Nicolò Ceriani. Al loro fianco Nicola Pamio (Spoletta), Luca Gallo (Il Sagrestano) e Stefano Cianci (Sciarrone). Il 12 e 14 ottobre, rispettivamente alle 20.30 e alle 15.30, andrà in scena Viaggio musicale all’inferno, l'ultima opera completata dal compositore Giancarlo Facchinetti prima della sua scomparsa (6 giugno 2017). Su libretto di Andrea Faini, Viaggio musicale all’inferno è un'operatestamento in cui l'autore bresciano esibisce con stile e humor la sua arte eclettica, spaziando dalla dodecafonia al barocco, dallo stile galante alla canzone del varietà. Scritta per voci e gruppo strumentale da camera in forma di cantata scenica, l’opera è suddivisa in dieci quadri. Il cast, ancora  in via di definizione, vede la regia di Danilo Rubeca, giovane regista attivo in ambito operistico. Le scene saranno ideate da Domenico Franchi, i costumi da Simona Morresi e le luci da Fiammetta Baldiserri. La partitura di Facchinetti è invece affidata al dèdalo ensemble che – sotto la direzione del Maestro Vittorio Parisi – è da sempre impegnato nel repertorio contemporaneo e del Novecento. Ad aprire le due rappresentazioni dedalo ensemble dedicherà un omaggio al Maestro Facchinetti eseguendo la seconda versione di "Hü gelchen", un brano del 1984 per flauto, clarinetto, fagotto, violino, viola, violoncello e pianoforte e "Musica da teatro" per flauto, fagotto, cinque archi e tamburo basco del 1974. Terzo titolo, in scena il 16 novembre alle 20.30 e il 18 novembre alle 15.30, è Falstaff, ultima opera di Giuseppe Verdi. Tratta da Le allegre comari di Windsor di William Shakespeare e rappresentata per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 9 febbraio 1893, l’opera non si rappresenta a Brescia da 10 anni. L’allestimento in scena nel 2018 vede la regia di Roberto Catalano – regista palermitano che ha debuttato nella regia d’opera al Teatro Sociale di Bergamo nel 2007 con il dittico Pigmalione di Donizetti e Che originali! di Mayr – e la direzione d'orchestra di Marcello Mottadelli, professionista affermato sulla scena musicale interazionale. Nel title role spicca la voce di Alberto Gazale, più volte definito dalla critica “il baritono verdiano erede della scuola italiana”. In scena anche Daniele Terenzi (Ford), Oreste Cosimo (Fenton), Ugo Tarquini (Dott. Cajus), Manuel Pierattelli (Bardolfo), Pietro Toscano (Pistola), Sarah Tisba (Mrs. Alice Ford), Maria Laura Iacobellis (Nannetta), Caterina Piva (Mrs. Quickly), Iulia-Martiniana Antonie (Mrs. Meg Page). Sabato 24 e domenica 25 novembre (rispettivamente alle 20.30 e alle 15.30) gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala danzeranno Cenerentola, balletto su musiche di Sergej Prokof’ev con la coreografia di Frédéric Olivieri, Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. Realizzato nel 2015, il balletto giunge a Brescia dopo aver conosciuto un grandissimo successo in Italia e all’estero. Il progetto è il frutto di un lavoro corale di allievi ed ex allievi dell’Accademia chiamati a misurarsi sul palcoscenico nella realizzazione di scenografie, costumi, trucco e acconciatura. Con Cenerentola Frédéric Olivieri ha realizzato uno degli spettacoli più riusciti della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala sia per la composizione coreografica che per la ricchezza scenica e dei costumi. La quinta proposta in cartellone – 30 novembre alle 20.30 con replica pomeridiana il 2 dicembre alle 15.30 – è Rinaldo, opera in tre atti di Georg Friedrich Händel, uno dei compositori più rappresentativi del periodo barocco. Per il celebre capolavoro settecentesco, mai rappresentato al Teatro Grande, è previsto un cast di giovani ma affermate voci tra cui si segnalano Raffaele Pe (Goffredo) – uno dei controtenori italiani oggi più apprezzati, citato anche dalla rivista inglese Gramophone Music Magazine e dalla francese Diapason – il contralto francese Delphine Galou (Rinaldo) e Francesca Aspromonte (Almirena), una delle più interessanti giovani interpreti del repertorio classico e barocco. Sul palcoscenico anche Anna Maria Sarra (Armida), Luigi De Donato (Argante) e Federico Benetti (Mago Cristiano). In buca d’orchestra ci sarà l’Accademia bizantina – ensemble specializzato nel repertorio del XVII e XVIII secolo – che sarà diretta dal Maestro Ottavio Dantone, direttore del celebre complesso dal 1996. Firma la regia dell’opera Jacopo Spirei, giovane e talentuoso regista italiano che, dopo essersi affermato all'estero raccogliendo importanti successi soprattutto in Germania e Austria, sta ottenendo la meritata attenzione anche in Italia. Al suo fianco lo scenografo Mauro Tinti e la costumista Silvia Aymonino. Ultima proposta, in cartellone nei giorni 13 e 15 dicembre, è il dittico La voix humaine di Francis Poulenc e Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni. La prima de La voix humaine ebbe luogo il 6 febbraio 1959 all’Opéra Comique di Parigi e a Brescia è stata rappresentata una sola volta nel 2009. Cavalleria Rusticana ha debuttato per la prima volta il 21 maggio 1892 al Teatro Dal Verme di Milano e al Grande torna dopo 15 anni di assenza. L’allestimento – coprodotto dai Teatri di OperaLombardia insieme a Fondazione Haydn di Bolzano e Trento – è una ripresa della produzione firmata da Emma Dante per il Teatro Comunale di Bologna: due atti unici in cui la celebre regista siciliana affronta due modi differenti di intendere l'amore e scoprire i confini tra la ragione e la perdita del senno, concentrando nelle protagoniste il dolore dell'abbandono e la motivazione della tragedia. L’allestimento comprende le scene di Carmine Maringola, i costumi di Vanessa Sannino e le luci di Cristian Zucaro. La direzione d’orchestra è affidata alla bacchetta di Francesco Cilluffo, direttore giovane ma di chiara fama. Il cast vede come interpreti principali Teresa Romano e Angelo Villari – rispettivamente nei ruoli di Santuzza e Turiddu in Cavalleria Rusticana – e la straordinaria voce di Anna Caterina Antonacci alla quale è affidato l’unico ruolo di La voix humaine. Sul palco, nella seconda parte, anche Giovanna Lanza (Lucia), Mansoo Kim (Alfio) e Francesca Di Sauro (Lola). Oltre all’Accademia Bizantina e al dèdalo ensemble, le masse artistiche impegnate nelle rappresentazioni saranno quella dei Pomeriggi Musicali e il Coro di OperaLombardia. Ad integrazione dell’offerta di spettacolo, la Stagione 2018 propone una serie di iniziative culturali di accostamento all’opera e di approfondimento del genere, con appuntamenti aperti al pubblico più trasversale. L’obiettivo è affinare il senso critico dell’affezionato pubblico e al tempo stesso attrarre nuovi spettatori, fornendo gli strumenti più utili a ciascuno. In questo contesto, immancabile sarà per le scuole l’appuntamento con l’Anteprima studenti che quest’anno sarà duplice: il 26 settembre i ragazzi potranno assistere alla prova generale di Tosca e il 10 ottobre all’anteprima dell’opera contemporanea Viaggio musicale all’inferno di Giancarlo Facchinetti. Per un pubblico più trasversale saranno organizzati, invece, incontri con gli artisti in teatro e il tradizionale ciclo di conferenze con i melomani dal titolo Pazzi per l’Opera. Materiali di approfondimento di ogni spettacolo verranno resi disponibili tramite il sito teatrogrande.it e attraverso i canali social del Teatro. All’interno della programmazione trova spazio anche la collaborazione con il Teatro alla Scala di Milano con cui annualmente si realizzano In diretta dalla Scala – il 7 dicembre in Ridotto la diretta streaming dell’opera inaugurale del Teatro alla Scala – e Alla Scala con il Grande che fornisce agli abbonati bresciani la possibilità di assistere a prezzi agevolati ad alcuni spettacoli del Teatro milanese. Tra i progetti a corollario della Stagione si segnala, infine, il grande evento della Festa dell’Opera, già vincitore del prestigioso Premio Filippo Siebaneck nell’ambito dei Premi Franco Abbiati della critica musicale italiana. Sabato 15 settembre, dall’alba alla mezzanotte in oltre 50 luoghi della città, si svolgerà la settima edizione del progetto che è diventato un asset strategico per la promozione dell’Opera e la valorizzazione turistica nazionale e internazionale della città di Brescia. Festa dell’Opera ogni anno regala una 24 ore non-stop sulle note delle più celebri melodie della tradizione operistica e lo fa attraverso modalità di interazione nuove: l’opera esce dal Teatro per andare incontro a un nuovo pubblico nei luoghi di vita quotidiana (le fabbriche, le case private, i luoghi del disagio sociale, gli spazi aperti della città) e spesso viene “contaminata” da altri generi come la musica contemporanea, il jazz, l’elettronica, il pop. Costruita sotto un profilo colto, ma contestualmente popolare, la Festa dell’Opera è anche un vero e proprio trampolino di lancio per i giovani talenti: cantanti, musicisti e compositori sono infatti chiamati non solo ad eseguire le partiture più celebri, ma anche a ideare nuovi lavori. L’edizione 2018 ancora una volta celebrerà l’Opera quale prodotto di eccellenza nazionale, simbolo della tradizione italiana ma, al contempo, linguaggio universale. Tutti gli eventi saranno a partecipazione gratuita. In questi anni la Fondazione si è impegnata a rendere il Teatro Grande uno scrigno accogliente e sempre più aperto al pubblico di ogni età e di ogni provenienza. Con questo obiettivo è nato OPEN, l’importante progetto di accessibilità che ha l’obiettivo di rendere il Teatro e la sua attività fruibile anche dai disabili visivi e uditivi. Nato dalla collaborazione tra la Fondazione del Teatro Grande, lo Sferisterio di Macerata e Sennheiser – azienda del suono leader in campo internazionale – OPEN comprende un insieme di servizi che il Teatro dedica ai disabili sensoriali e si sviluppa su due fronti: da un lato consente la fruizione degli spettacoli attraverso una particolare tecnologia, dall’altro prevede dei percorsi di approfondimento con visite in LIS e percorsi tattili. Proprio durante la precedente Stagione Opera e Balletto, il Teatro Grande è stato il primo Teatro in Italia a sperimentare il sistema Mobile Connect di Sennheiser che, attraverso l’utilizzo di un’app gratuita scaricata sul proprio cellulare, consente a sordi e ipoudenti di migliorare la propria fruizione attraverso una personale modulazione delle frequenze del suono; la stessa app consente inoltre ai non vedenti di poter ascoltare un’audiodescrizione dello spettacolo appositamente creata nei mesi precedenti la rappresentazione. Il progetto OPEN sarà attivo nel 2018 per tutti i titoli della Stagione Opera e Balletto e anche per alcuni concerti. Come per le precedenti Stagioni, è previsto inoltre l’ausilio dei sopratitoli per tutte le rappresentazioni d’opera.

Per avvicinare ancora di più i giovani all’opera si conferma il biglietto a 15 euro, per il settore di platea e palchi di I, II e III ordine, riservato agli studenti under18. Biglietti e abbonamenti della Stagione saranno in vendita on line su teatrogrande.it, vivaticket.it, nelle filiali abilitate di Ubi Banca in Brescia e Provincia e presso la Biglietteria del Teatro Grande. Orari di apertura della Biglietteria del Teatro Grande: dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle 19.00 e il sabato dalle 15.30 alle 19.00. Chiusura domenica, lunedì e festivi.