Mio padre e mia madre sono nati a Bardolino e fin da bambino ho visto in tavola il vino che porta il nome di questa cittadina della sponda veneta del lago di Garda. Il Bardolino, figlio di uve tipicamente veronesi come la corvina e la rondinella (le stesse che in Valpolicella danno origine all’Amarone), è il “mio” vino, inevitabilmente. Un rosso giovane, brioso, giocoso, semplice ma assolutamente non banale. Ha una freschezza talmente spiccata che la gente del posto usa dire che è “salato”. Soprattutto, è uno dei vini in assoluto più eclettici nell’abbinamento con il cibo: se si escludono i dolci, sta praticamente con tutto. Viene prodotto sulla costa orientale del Garda e nel suo entroterra collinare. La zona è piuttosto ampia: da Valeggio sul Mincio, a sud, fin oltre Garda, a nord, con Caprino Veronese, Bussolengo e Sommacampagna come limiti estremi nella parte più interna del territorio di origine. I suoli cambiano quasi di metro in metro: è la caratteristica delle colline moreniche depositate dai ghiacciai che formarono il lago.
Angelo Peretti
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