Opera in quattro atti di Giuseppe Verdi.
Libretto di Antonio Ghislanzoni, da una versione francese in prosa di Camille du Locle di un soggetto di Auguste Mariette.
Ismail Pascià, Vicerè d'Egitto, commissionò a Giuseppe Verdi un inno da suonare in occasione delle celebrazioni per l'apertura del Canale di Suez avvenuta nel 1870.
Nonostante la grande passione del sovrano egizio per l'Opera Italiana, Verdi rifiutò, rispondendo che mal gli si addiceva scrivere musica d'occasione.
Da qui in poi la storia dell'Aida si mescola alla leggenda. Si narra infatti che il Vicerè fosse in procinto di affidare la scrittura dell'opera a Richard Wagner quando l'indiscrezione giunse alle orecchie di Verdi, che si affrettò a concludere la trattativa e accettò la proposta, ponendo alcune condizioni irrinunciabili.
L’ Aida fu rappresentata per la prima volta il 24 Dicembre 1871 al Teatro Nazionale del Cairo (inaugurato pochi mesi prima con il Rigoletto).
L'opera ottenne da subito un enorme successo e ancora oggi continua ad essere una delle opere liriche più famose.
«Mistico serto di luce e fior», Aida torna a brillare nello spettacolo visionario di Stefano Poda, che, lo scorso anno, ha inaugurato il 100° Festival areniano, registrando incassi record. Fra piramidi luminose, gigantesche scenografie, fasci di laser, schiere di figuranti e costumi futuribili (in equilibrio fra l’iconografia egizia classica e le innovazioni stilistiche di Paco Rabanne, Roberto Capucci e Damien Hirst), l’Aida «di cristallo» vi aspetta (dal 14 giugno al 1° agosto) per dieci recite.