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Maria Teresa Cazzadori Correlazioni

Maria Teresa Cazzadori          Correlazioni

Dalla narrazione sensitiva alla metafora della metamorfosi. Maria Teresa Cazzadori crea assemblaggi metallici sospesi tra idilliache sculture ed emblematiche installazioni che conferiscono allo spazio luce un’autorevolezza meditativa. Gianluigi Guarneri

CORRELAZIONI

Dalla narrazione sensitiva alla metafora della Metamorfosi
Maria Teresa Cazzadori ci dona una nuova pagina del suo fare artistico rispettando rigore e continuità d’intenti. La bellezza delle lamiere arrugginite, substrato ricorrente nelle opere dell’artista, diviene simbiosi di disvelamento e sintesi tra materia e memoria. Contesti reali o immaginari si fondono magicamente evocando temporalità lontane, perdute nell’oblio. Nella ossidazione dei metalli le cromie assumono tonalità mutevoli che a contatto con stoffe, antiche testate giornalistiche o altre lamiere evocano la perfetta metafora della metamorfosi. Un tempo l’oggetto rappresentava un mondo codificato, ora ne rappresenta un altro, una neo oggettività  interprete della silente meditazione sulla materia che l’artista esprime nella sua ricerca elaborativa. Sensibilità e sperimentazione accompagnano Teresa Cazzadori nel concepire assemblaggi metallici sospesi tra idilliache sculture ed  emblematiche installazioni che conferiscono allo spazio circostante autorevolezza e legittimazione, delimitazione di ipotetici confini e decontestualizzazione della realtà percepita. Forme cubiche, a tubo, sagome a colonna, componenti aggettanti generano un’energia primordiale, brulicante di trame, verticalità e orizzontalità che si diramano sopra monolitici banner della conoscenza. L’effetto spazio luce trova un naturale sviluppo nelle recenti realizzazioni che appaiono sempre più scarne ed essenziali, testimoni silenziose di un messaggio arcano, quasi impercettibile che si dirama nell’atmosfera per lasciare una traccia indelebile nelle anime immacolate di paradisiache visioni.  
Gianluigi Guarneri