Dalle sue storiche mura si apre la più bella piazza della Valtenesi. Sorto verso il Mille, al pari degli altri castelli della plaga valtenense, come luogo fortificato a difesa dalle invasioni ungare, subì lo smantellamento nel 1420 da Filippo Maria Visconti, per poi ritrovare splendore con la ricostruzione dei Veneziani nel 1426. Dell'antico fortilizio, dalla pianta a poligono irregolare, rimane un tratto di mura a ovest, interrotto da una torretta, e tracce del vecchio ingresso. Oltre al mastio – oggi sede municipale - sono rimaste due torri, mentre lo spazio delimitato dalle antiche mura ha subito, nel corso dei secoli, svariate demolizioni fino al 1588, quando fu interamente sgomberato per essere utilizzato come piazza e costruirvi la chiesa parrocchiale intitolata alla Natività di Maria Vergine. Il recente intervento conservativo ha consentito di ritagliare una passerella in quota, tra il mastio e la torre campanaria. Passeggiando tra ali di legno e metello, si può ammirare il meccanismo di orologeria per l’attivazione delle campane risalente al Settecento. Anna Dolci
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