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OMAGGIO A DYLAN THOMAS – DIARIO IMPROBABILE 1963-2020

OMAGGIO A DYLAN THOMAS – DIARIO IMPROBABILE 1963-2020

In occasione della ricorrenza degli ottant’anni del Maestro Maurizio Bottarelli, la Civica Raccolta del disegno di Salò omaggia l’artista con una mostra a lui dedicata.

Ventitre lavori su carta, realizzati nel 1963, sono dedicati allo scrittore, drammaturgo e poeta Dylan Thomas (1914-1953). La forza della pittura materica di Bottarelli conferisce alle immagini l’intensità della poesia dell’ultimo dei poeti maledetti.

Nella lotta che emerge tra i corpi plasmati dal colore sono evidenti alcuni dei temi dominanti dello scrittore gallese: la vita, la copula, la morte. Bottarelli trasferisce dalla poesia alla sua opera l’energia che scorre, basata sulla varietà dei ritmi, le molteplici criptiche metafore e l’appello ai sensi. Le forme restano per lo più oscure, come il linguaggio dello scrittore.

In Thomas, come in Bottarelli, il rapporto con la natura è germe creativo. Una carta riporta infatti alcuni versi significativi: “Quando le logiche muoiono,/ Il segreto del suolo cresce attraverso l’occhio,/ E il sangue balza nel sole”. Per entrambi gli artisti la vita è parte della natura e la natura è nell’arte. Dopo l’incontro tra l’artista e la curatrice della Civica Raccolta, avvenuto nello studio bolognese nel novembre del 2019, sono entrate a far parte della Collezione non solo le opere del ciclo Omaggio a Dylan Thomas e un grande disegno (realizzato nel 1983 ed esposto al MuSa nella mostra Passeggiata della linea dal 27 maggio 2023), ma l’Artista ha anche generosamente proposto al Comitato di realizzare e spedire mensilmente per un intero anno dodici suoi lavori.

È nato così Diario improbabile. Dopo la realizzazione, nei mesi di gennaio e febbraio, di un paesaggio e di un nudo, l’emergenza Covid, evento drammatico inatteso, ha dato una nuova valenza a ciò che l’artista stava creando per la Collezione. Questo Diario ha acquisito un sapore tragico: a marzo sono iniziati a comparire volti e mascherine e i paesaggi dei mesi a seguire si sono vestiti di un’atmosfera di incertezza. Tra l’artista e la Civica Raccolta si è instaurato un insolito, ma significativo, canale di comunicazione, che ha superato l’isolamento.