La domanda è: come fu che il tocai dal Friuli (oggi il vitigno si chiama, infatti, friulano e non è più possibile chiamarlo tocai, poiché l’Unione europeo ha stabilito che il nome è troppo simile a quello del vino Tokaji ungherese) arrivò dalle parti di San Martino della Battaglia, vicino a Desenzano del Garda? La risposta è: non si sa. O meglio, c’è chi sostiene che a portare sul Garda quell’uva siano stati alcuni allevatori di bestiame friulani, che facevano tappa a San Martino durante i loro commerci, ma la spiegazione mi sembra un po’ azzardata. Sta di fatto che nella zona intorno a San Martino della Battaglia (la battaglia è quella, terrificante, combattuta proprio qui nel giugno del 1859: fu vedendo tutti quei morti e quei feriti, migliaia e migliaia, che Henry Dunant maturò l’idea di fondare la Croce Rossa) si coltiva, appunto, il tocai, in piccole quantità, e si fa un vino bianco che mi piace molto. Adoro quei suoi profumi di fiori di camomilla e la sua freschezza tipicamente gardesana. Ma è abbastanza raro.
Angelo Peretti
