VINO DI RIVIERA

• Vino

Una poliforme creatura di mezza età. Così è la viticultura gardesana. Nata esile, nell’estate del 1967, battezzata con il nome di Riviera del Garda DOC, giocava in casa con le sole carte del chiaretto, del rosso e del rosso superiore. Quarantacinque anni dopo, la timida bambina è divenuta una florida matrona dal petto generoso. Tra bianchi, rosati, rossi, frizzanti e spumanti, le tipologie si sono moltiplicate fino a rasentare la sessantina, in un florilegio di Riesling, Pinot, Chardonnay, Sauvignon, Pinot di tutte le colorazioni conosciute, Cabernet e Barbera, Marzemino e Merlot, per finire con la bandiera del territorio, il Groppello, nelle sue versioni di Bresciano, Classico e Riserva. In meno di ottocento ettari vitati e certificati, le DOC e le IGT si rincorrono, si frappongono, s’inseguono e si confondono, tra lo sgomento dei consumatori e la crudeltà del mercato. La scelta è ardua. Buona norma sarebbe danzare di cantina in cantina, passare le labbra su ciascuna delle varietà in bicchiere e poi scegliere con giudizio. Ebbrezza permettendo.
Anna Dolci