La Pieve di Garda, situata ai piedi della rocca nei pressi del lago e dedicata alla Madonna, fu per secoli il centro di una delle più vaste circoscrizioni ecclesiastiche gardesane. Essa ebbe a lungo un ruolo privilegiato all’interno del sinodo diocesano, nelle elezioni del vescovo di Verona. L’esistenza di un edificio religioso in quel luogo già dal V secolo d.C. è testimoniata dalla presenza di tre capitelli di età gota – i due più antichi sicuramente della fine di quel secolo – ora nel cortile della canonica. Nello stesso periodo venne eretta la Rocca di Garda, dotata di una propria cappella. Le due chiese potrebbero aver soddisfatto esigenze insediative differenti: la pieve come unico centro di cura delle anime e la cappella essere destinata alle necessità religiose della guarnigione della Rocca e della popolazione che si rifugiava al suo interno in caso di guerra. Oppure avrebbero potuto simboleggiare la contrapposizione tra Goti, insediati sull’altura della Rocca, e Romani, abitanti il “borgo vecchio†sorto intorno alla pieve fondata per loro dal vescovo di Verona sulle rive del lago.
Brunella Portulano
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