Il Museo fu costituito nel 1934 dal pittore Anton Maria Mucchi - Ispettore Onorario dei monumenti, scavi e oggetti d’antichità – e allestito nel Palazzo della “Magnifica Patriaâ€. Dal 2005 è stato riorganizzato negli spazi del cinquecentesco fondaco di Palazzo Coen, incentrando l’esposizione su alcuni corredi funerari della necropoli romana scavata negli anni 70 del XX secolo nella zona nord-occidentale di Salò (loc. Lugone, oggi via Sant’Jago). Tra i pezzi in mostra sono notevoli alcuni esemplari di manufatti in vetro, uno specchio in bronzo circolare completo del manico e alcune fibule con pendenti. Tra il materiale epigrafico si segnalano: il cippo funerario del seviro augustale Sesto Letilio Firmino (fine I – primi decenni del II secolo d.C.), un’iscrizione sacra su un’ara, da probabilmente proveniente da un luogo di culto (II secolo d.C.), e la stele funeraria di un soldato della guardia imperiale a cavallo (III secolo d.C.). Questi reperti iscritti erano nel “Museo lapidario†creato a Salò dal Mucchi nel 1942 e smantellato dopo la guerra.
Brunella Portulano
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