Il groppello è l’uva tipica della Valtènesi, che è quella parte della sponda occidentale del lago di Garda e del suo entroterra che sta, grosso modo, tra Desenzano, Salò, Bedizzole e Calvagese, avendo come ideale baricentro Moniga del Garda e Puegnago. Di fatto, il groppello si coltiva solo qui, anche se in piccole quantità c’è anche a Trento e Vicenza (tuttavia, il nome è uguale, mentre sull’identità dell’uva non ci giurerei). In verità, di uve di groppello in Valtènesi ce ne sono due: la più diffusa è il groppello gentile, mentre l’altra, più rara, è il groppello di Mocasina (Mocasina è una piccola località del comune di Calvagese della Riviera). Nell’italiano dialettale e antico, groppo significa nodo. L’uva in effetti ha acini molto compatti, stretti uno all’altro, come annodati: credo sia per questo che il vitigno è stato sempre chiamato groppello. Dei vini a base di groppello (sia i rossi, sia il Chiaretto, rosato) mi piacciono soprattutto il profumo di fragola matura e il sentore di chiodo di garofano che sono tipici dell’uva.
Angelo Peretti
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